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Napavalley affascinata dal Gargano: Time….in a Bottle

Vi segnalo la traduzione di un articolo comparso su un magazine di Napavally in California, scritto da Pierce Carson giornalista, esperto critico del settore vinicolo, il titolo originale è ” Time…. In a Bottle”…….
Il Tempo…. In Una Bottiglia



C’è una piccola cantina nascosta in una viuzza del centro storico di Vico del Gargano, una cittadina di circa
10.000 simpatici abitanti a 600 metri sul livello del mare sulle pendici montane del Parco Nazionale del Gargano nella regione Puglia, nell’Italia meridionale.
E’ lì da una paio di secoli, come si legge su una piccola insegna in pietra – Cantina d’Anèll– : Archeologia della Vite.
Vi chiederete: che cosa significa l’iscrizione “archeologia”? perché la viticoltura e la vinificazione sono praticamente dei fossili nel Gargano “ da recuperare, reinterpretare e ricostruire” come dicono i fratelli Nello e Michele Biscotti.Se non fosse per queste due persone, l’arte della viticultura sarebbe estinta in questo angolo settentrionale del cosiddetto “sperone” dello stivale d’Italia.“Siamo molto vicini all’estinzione” insiste Michele e con suo fratello racconta quanta fatica e quanto amore hanno dedicato a questo compito.Hanno recuperato un paio di dozzine di vitigni e li hanno propagati in piccoli appezzamenti sulle antiche montagne cariche di storia.Raccontano con dovizia di particolari al visitatore di quando ogni podere aveva la sua piccola vigna, ogni paesino che punteggia la costa del mare Adriatico si vantava di avere una varietà particolare di uva e di
vino.

 
C’erano il Cassano Bianco a San Giovanni Rotondo, il Paglione ed il Nereto a Monte Sant’Angelo, il Plausa Nera a Vieste, il Plava Bianca a Peschici, il Nardobello e Moscatello a Vico, il Gagghjioff e l’ Uva Nocella a Ischitella.I fratelli Biscotti si prendono cura di quanto rimane di una piccola vigna, chiamata Vigna d’Anèll, dove prevale una vite di macchia. Hanno ereditato questo appezzamento di viti e hanno constatato che era forse l’unico posto rimasto dove ci fosse ancora l’uva di Macchia. Altre varietà sono Nardobello, Uva Nera Tosta e Malvasia Nera, un clone antico di malvasia nera. Mentre continuano a rintracciare il DNA e la storia di questi vini, i fratelli Biscotti ne ricavano del buon vino. Lo chiamano Macchiatello: è un blendche contiene almeno metà di Uva di Macchia. Dalle ricerche di Nello risulta che questa uva era coltivata vicino a Vieste sulla costa già nel IX secolo d.C. Portata a Vico si ambientò bene sulle colline e prosperò per secoli. Purtroppo ne rimangono soltanto alcuni ceppi in territorio di Vico. La degustazione è qualcosa di speciale dai Biscotti. Stappano volentieri una bottiglia dopo l’altra, rispondono alle domande (un’amica Rita Ballanti, che possiede una casa nella vicina Rodi faceva da interprete ) e sono ansiosi di conoscere che cosa ne pensiate dei loro sforzi. Per circa un’ora abbiamo parlato, annusato, fatto girare il vino nei bicchieri e bevuto il Macchiatello, cercando di identificare le caratteristiche di un vino con un tale pedigree da reliquia. Avevano appena imbottigliato l’annata 2009 ed era abbastanza maturo. Le annate 2006 e 2007 hanno prodotto vini relativamente importanti, ben equilibrati ma con un leggero sentore di casa di campagna che mi ricordava certi Bordeaux rossi. Ma aaaah, il 2008 che vino ! Aveva piacevoli punte floreali, forse di violette e fiori di campo in primavera, con un sacco di aromi di fruttato…sentivo in successione gelsi e ciliegie sorseggiando. Un vino ricco. Erano contenti che io ne fossi deliziato.
Ma prima di inoltrarci nelle viuzze di Vico ormai nelle ombre della sera, i fratelli Biscotti hanno riservato un’ultima sorpresa. Hanno stappato una bottiglia di Moscatello di Vico annata 2009. Anche questo un vitigno antico che riserva una verasorpresda : mi aspettavo il solito vino da dessert un po’ nauseabondo ed invece stavo sorseggiando un moscato asciutto che sembrava fosse invecchiato da un decennio o più. Era un mistero, come gli altriivini che avevo gustato prima. Avevo bevuto un pezzo di storia. Avevo fatto un link con il passato enologico.
 
Questa è archeologia.Sevi capita di andare nel Gargano, non mancate di fermarvi da Nello e Michele Biscotti. Sarà una esperienza unica. La loro cantina si trova in via de Matteis 3 a Vico del Gargano, provincia di Foggia, Puglia.
 
L’articolo originale potete trovarlo su: www.napavalleyregister.com

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Saluti dal Gargano e
dal Pizzicato Eco B&B

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Scritto da: , domenica - 13 maggio, 2012
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