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ALLA SCOPERTA DEL PARCO NAZIONALE DEL GARGANO: ITINERARI SEGRETI

grotta san michele cagnano

ALLSCOPERTA DEL PARCO NAZIONALE DEL GARGANO: ITINERARI SEGRETI

 LESINA: LA LAGUNA E IL BOSCO  La laguna di Lesina, tra le più grandi del Mediterraneo meridionale, deve la notorietà alla ricchezza delle sue acqua, che sin del Medio Evo attirano ricchi feudatari e i monaci delle vicine abbazie per il controllo dei diritti di pesca. Infatti la pescosità dei laghi costieri garganici garantiva il sicuro rifornimento della mensa dei monaci, costretti dalle severe regole della vita spirituale a un regime alimentare “magro”. La laguna comunica con il mare attraverso due canali artificiali, Acquarotta e Schiapparo, e riceve acque dolci dai fiumiciattoli e dai canali di bonifica. Dove la sua formazione al limo depositato dal fiume Fortore ed è separata dal mare da un cordone litoraneo detto Bosco isola. Il tombolo di sabbia che divide la laguna dal mare è la più splendida testimonianza di macchia mediterranea: boschi di leccio e pino frammisti a carpino e olmi, odorosi di alloro, mirto e rosmarino, circondati da vaste distese di cisto ed eriche tra cui si alzano a macchia ginepri e olivastri. Per conoscere meglio gioiello della natura nel parco Nazionale del Gargano vi proponiamo un’escursione sulla laguna in catamarano, accompagnati dalle nostre guide con le quali potrete proseguire in bicicletta lungo il Bosco Isola.

MANFREDONIA- LAGO SALSO: LE PALUDI DI FEDERICO II Per secoli temute e combattute dall’uomo, le zone umide di Manfredonia sono oggi riscoperte e tutelate dal Parco Nazionale del Gargano per la biodiversità e l’importanza ecologica che rivestono. Il paesaggio è quello tipico della palude, con un esteso canneto importante per la nidificazione di molte specie di uccelli. Durante l’escursione si potranno notare centinaia di oche selvatiche, aroni cenerini, garzette e piro piro. La nostra passeggiata prosegue fino alla vicina Riserva Naturale di Frattarolo, altro luogo ideale per il birdwatching e la fotografia naturalistica.

Barche Lago di Lesina

 

Cagnano Varano: grotta di San Michele A pochi chilometri da Cagnano Varano, lungo una suggestiva vallata, si apre la Grotta di San Michele Arcangelo. L’antro, di natura carsica come quello più celebre di Monte Sant’Angelo, vanta frequentazioni antichissime, forse risalenti al Paleolitico. Nel Medio Evo, in seguito alla larga diffusione del culto micaelico sul promontorio garganico, la grotta fu consacrata all’Arcangelo, ma probabilmente il luogo era stato adattato al culto già in epoca paleocristiana, come dimostrerebbe l’iconografia di alcuni affreschi. Questo luogo richiama ancora oggi una moltitudine di pellegrini, attirati anche dalle virtù, miracolose per la vista, della cosiddetta “Pila di Santa Lucia”, una piccola cavità calcarea che raccoglie le acque di stillicidio della Grotta.

TREMITI: ALLA SCOPERTA DEI SEGRETI DEL MARE isole Tremiti, un gioiello a cui il Parco Nazionale del Gargano guarda con molta attenzione. Un autentico scrigno tra mare e cielo, ricco di tesori paesaggistici, di memorie storiche e di monumenti della natura. Gran parte del versante sud-orientale di San Domino si presta, per conformazione dei fondali e caratteristiche naturali, a passeggiate in superficie ricche di stimolanti osservazioni. Per i nostri itinerari è stato prescelto il tratta tra Cala del Sale e la Grotta delle Viole, un percorso di cinquecento metri particolarmente ricco di vita e rappresentativo dei fondali di questo versante. L’escursione dopo un tratto a piedi proseguirà in barca ed eventualmente con un’immersione per ammirare direttamente gli splendidi fondali marini. Lungo tali sentieri i visitatoti potranno imparare a riconoscere alcune tra le specie più caratteristiche della biocenosi ad alghe fotofile, e avvicinarsi ad alcune tematiche di carattere ecologico ed etologico quali le cure ISOLA parentali e il mimetismo.

 

 Isole Tremiti

 

    ISCHITELA: IL CROCIFISSO DI VARANO Sulla riva orientale del lago di Varano si erge, solitaria la chiesa della SS. Annunziata. All’interno il sacro edificio custodisce il prezioso Crocifisso di Varano, una statua lignea policroma del 1300, venerata da secoli dagli abitanti dei comuni limitrofi. Il Crocifisso di Varano non è solo religiosità e tradizione popolare ma anche uno splendido avamposto sul lago costiero di Varano. Le cui sponde sono ammantate da ulivi secolari e di antiche masserie, spesso dotate al loro interno di piccoli frantoi a macine. In questa oasi di pace, la natura ancora intatta e gli splendidi panorami coinvolgono tutti i sensi, in un crescendo di emozioni che toccano l’apice nella luce dorata di indimenticabili tramonti.

Pescatori sul lago di Varano

Pescatori sul lago di Varano

 

 

FORESTA UMBRA: ASCOLTANDO LA NOTTE La Foresta Umbra polmone verde del Parco Nazionale del Gargano, è uno degli ambienti classici per l’osservazione dinamica del fluire delle stagioni, ma il fascino che emana una visita notturna è veramente unico. Il crepuscolo è il segnale per il risveglio delle creature della notte e delle loro prede. Un mondo silenzioso ma frenetico, fatto di lievi fruscii e misteriose ombre. Muovendoci nella notte in questo ecosistema dove avanzano silenziosamente migliaia di specie, dal piccolo toporagno al capriolo, sentiremo espandere i nostri sensi, impareremo ad ascoltare il silenzio e ad utilizzare a pieno il nostro udito per “vedere” nel buoi impenetrabile della foresta. Ombre tra le ombre ascolteremo e dialogheremo con le creature della notte per svelare, forse, qualche piccolo segreto del loro mondo.

 

foresta umbra sul gargano
Carpino: Chiesa di San Cirillo Al culmine di una scala a rampe contrapposte, disposta come una quinta scenografia a chiudere la principale piazza di Carpino, si erge la mole squadrata della Chiesa di San Cirillo. L’edificio, già esistente nel 1310 forse come oratorio, fu completamente rimodernato nel 1770 acquisendo l’aspetto barocco che ammiriamo ancora oggi. In questa data, infatti, fu realizzato il pregevole portale mistilineo e le due finestre polilobate che occhieggiano sulla facciata principale; inoltre per l’occasione, si provvide ad arricchire l’arredo interno con un coro e un pulpito lignei. Risale invece alla fase più antica l’elegante portale in stile romanico sul lato sinistro dell’edificio, che probabilmente costituiva l’ingresso della costruzione originaria. Chiesa Madre Appena fuori il tracciato delle antiche mura, in un luogo tra i più panoramici del paese, sorge la Chiesa Madre di Carpino. Da qui, infatti, oltre la bella facciata settecentesca impostata su una scala a doppia rampa contrapposta, è possibile ammirare uno scorcio del tipico paesaggio delle valli degli ulivi. La Chiesa, dedicata a San Nicola, vanta un’origine illustre: infatti, nel 1678 fu consacrata dal Vescovo di Manfredonia Vincenzo Maria Orsini, salito poi al soglio pontificio con il nome di Benedetto XIII. Come la concittadina chiesa di San Cirillo, la costruzione presenta elementi di chiara ispirazione barocca. È questo il caso dell’elegante portale, delle finte finestre laterali mistilinee e, soprattutto, del fastigio a semicerchio che corona la facciata.

chiesa san cirillo carpino

 

MONTE SANT’ANGELO: GLI EREMI E L’ABBAZIA DI PULSANO Un itinerario insolito e suggestivo attraverso valli e pendii rupestri. Uno straordinario viaggio per riscoprire la nostra storia, sulle tracce di monaci ed eremiti. L’Abbazia di Santa Maria di Pulsano sorge a circa 8 chilometri da Monte Sant’Angelo, incastonata su un vasto altopiano che domina il golfo di Manfredonia. Edificata su questo colle del Gargano alla fine del VI secolo per volere del papa-monaco San Gregorio Magno, fu affidata inizialmente ai padri benedettini detti di Sant’Equizio. Tuttavia, è attorno al 1130 che la badia sorse a nuova vita grazie alla fervida attività spirituale svolta dal Santo Giovanni da Matera, fondatore della Congregazione degli Eremiti Pulsanesi. È a questo periodo, infatti, che devono riferirsi le articolate strutture che compongono il complesso e la costruzione della chiesa abbaziale, ricavata nella cavità di una grotta. Dal pregevole apparato ornamentale, in cui si rilevano modi e segni tipici dell’arte pugliese del XII secolo, restano tracce nella raffinata cornice a fogliame del portale della cinta muraria e negli ornati della chiesa. Tutto intorno, tra le scoscese e aspre pendici del cosi detto “Vallone dei Romiti”, emergono isolate le celle nelle quali i monaci-eremiti si ritrovano in preghiera e contemplazione.

MATTINATA : MONTE SARACENO A pochi chilometri da Mattinata, proteso sul mare in direzione di Manfredonia, si alza lo sperone aspro e scosceso di Monte Saraceno. Il luogo, che mostra segni di attività sin dell’età del Bronzo (II millennio a.C.), ospita una necropoli-santuario che ha fornito testimonianze fondamentali per la conoscenza della civiltà della Daunia. Le numerose tombe, infatti, scavate nel calcare secondo un profilo “a sacco”, hanno restituito ricchi corredi ornamentali in bronzo, ambra e pasta vitrea, nonché sculture antropomorfe, probabilmente utilizzate come segnacoli sulle tombe per ricordare in forma stilizzata le sembianze del defunto.

 L’ABBAZIA DI MONTE SACRO Sulla sommità di Monte Sacro, custodite dal fitto della vegetazione spontanea, si celano le imponenti e straordinarie rovine di un’antica abbazia benedettina consacrata alla SS. Trinità. La tradizione vuole che il sacro edificio fosse sorto intorno al V secolo, sul luogo precedentemente dedicato al culto pagano di Giove. Intorno al XII secolo, grazie alla crescente floridezza economica e culturale, l’originaria cella monastica divenne una ricca e potente abbazia. Fu in questa stagione di fermento spirituale che l’impianto originario venne dotata di nuove e monumentali strutture, nonché di un raffinato apparato ornamentale. Di quest’ultimo restano le testimonianze restituite della chiesa e dal chiostro, tra cui preziosi capitelli ornati con motivo vegetali e alcuni frammenti di affreschi. Salendo sulla vetta del Monte, al fascino esercitato dalle rovine si aggiunge la suggestività del paesaggio circostante, dominato sullo sfondo dalla piana olivicola di Mattinata.

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Scritto da: , sabato - 11 ottobre, 2014
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