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Dove il Mare Luccica: Isole Tremiti

In alcuni luoghi del mondo la forza della creazione è stata più generosa. Un esempio possono essere le Isole Tremiti, “il viaggio più bello del mondo”. Segue una costa in cui gli occhi raramente possono riposare, perché le impressioni si susseguono senza fine. Le navi effettuano diversi scali giornalieri, sfiorando le diverse isole ed è accompagnata da una natura che non potrete trovare in nessun’ altra parte del mondo. Tuttavia, non è soltanto il viaggio a regalarvi nuove sensazioni, dalla vostra comoda sedia sdraio o passeggiando potrete ammirare una vista mozzafiato sulla natura garganica, così varia e fantastica.

Lunghe giornate ricche di impressioni, lauti pasti, interessanti escursioni sulla terra ferma. Nuove conoscenze e nuove amicizie! Sono le giornate chYe sognate da sempre, saranno i ricordi che vi accompagneranno per tutta la vita. “Il viaggio più bello del mondo” è proprio questo.
Assessore al Turismo Provincia di Foggia

LA STORIA
A 10 miglia marine dalla costa, di fronte al lago di Lesina, c’è l’ultimo paradiso dell’ Adriatico italiano, al piccolo arcipelago delle Isole Tremiti. Arrivando dal Gargano o anche da Termoli si incontra San Domino, l’isola più grande. Larga più di 1,5 km lunga oltre 2,5 km, possiede una superficie territoriale di 211 ettari e trae il proprio nome da una scomparsa antica chiesetta dedicata al martire Cristiano San Domino; di fronte c’è San Nicola, con una superficie territoriale di 33 ettari. San Nicola prende il proprio nome dal santo il cui culto era molto diffuso nel Medioevo; infine, più a nord di tutte, Caprara ( il nome deriva dalle piante di capperi di cui è ricca) con una superficie territoriale di 45 ettari.

Di fronte alla marina di San Domino, raggiungibile anche a nuoto, c’è il Cretaccio, uno scoglio disabitato a forma di mezza luna, lungo il quale la fantasia popolare vuole che di notte si aggiri lo spirito di un detenuto evaso e poi qui stesso giustiziato; a poco piàù di 40 metri dal Cretaccio c’ è un altro scoglio disabitato, Vecchia. Lontana diverse miglia dal nucleo di isole citate, c’è l’isola di Pianosa, dalla natura incontaminata e del tutto disabitata solitamente tappa per l’ultimo tuffo italiano da parte di quanti raggiungono in gommone o su altre imbarcazioni la Croazia. Il paesaggio delle Tremiti, è lo stesso del Gargano, con una conformazione geologica che ricorda certi tratti di costa del promontorio. Non a caso anche le Tremiti fanno parte del Parco del Gargano.

Il piccolo arcipelago diomedeo è completato da un isolato arco roccioso, a forma di collo di cigno, nato come Architello, e da un’ immensa cavità nota come Grottone, lunga una decina di metri ed alta più di venticinque.

DA VEDERE:
S. Domino
S. Nicola
Capraia
Fortezza della Badia
Tomba di Diomede
Architello
Grotta della Madonna
Grotta del Ferraio
Grotta del Sale
Grotta delle Viole
Grotta del Bue marino
15-16 Agosto : SS.Assunta ( festa patronale con processione a mare su imbarcazioni)
PERCHE’ CONOSCERE Le TREMITI
La sua straordinaria bellezza è stata notata anche dai sub di mezza Italia, che da aprile ad ottobre affollano l’ arcipelago immergendosi negli splendidi fondali. Il mare ha anche plasmato la costa, erodendo le rocce e creando meravigliose grotte, cale e calette, dai nomi fantasiosi che evocano leggende, storie di pirati e di mare.

Tra queste le più belle in assoluto sono la Cala degli Inglesi, Cala Matano, Cala dei Turchi, Cala degli Schiavoni, mentre tra le grotte la più visitata è la Grotta delle Viole, dove l’ acqua per effetto delle correnti e dei riflessi della luce, assume colori cangianti, suggestive anche la Grotta del Bue marino, situata proprio nei pressi del faro, e la Grotta del Sale, detta così perché un tempo i contrabbandieri vi nascondevano il sale. Ma alle Isole Tremiti c’ è anche un’ architettura di tutto rispetto. Sul punto più alto dell’ Isola di san Nicola, visibile da alcune miglia, c’è l’Abazia-Fortezza, costruita per volere di Papa Gregorio XII quale fortificazione dell’ arcipelago. Sempre a San Nicola, interamente realizzata in pietra bianca, c’è la Chiesa di Santa Maria.

LEGGENDE E CURIOSITA’
Un tempo erano conosciute come “ Insulae Diomedae”, dal nome dell’ eroe greco qui sepolto e ancora oggi pianto dai suoi compagni di viaggio, mutati da Venere negli uccelli marini “diomedee”.
Su queste isole vuole la tradizione, morì relegata Giulia, nipote dell’ Imperatore Augusto, e otto secoli dopo venne esiliato lo storico Paolo Diacono, perseguitato da Carlo Magno.
La storia documentata delle Tremiti ha inizio con la costruzione dell’ Abazia “Santa Maria a mare”, edificata sell’ isola di San Nicola da un eremita, ampliata dai benedettini e fortificata da Carlo ll d’ Angiò. Abbandonata dopo essere stata depredata dai sanguinari pirati di Almissa, che intorno al 1300 sterminarono la comunità monastica, l’ abbazia tornò all’ antico splendore con l’arrivo dei canonici regolari lateranensi di San Frediano. Da allora e fino al 1783, anno di chiusura dell’ abbazia come luogo di culto per essere trasformata in colonia penale dai Borboni.

I FONDALI MARINI
Alla gente che popola spiagge, calette e incontaminate baie dell’arcipelago, bisogna aggiungere un’ invisibile folla di sub che sin dalle prime ore del mattino riempe d’ ossigeno e azoto, come uno spettacolo di bolle di sapone, gli spettacolari fondali, di un’ invidiabile varietà floro-faunistica.
Riserva naturale del Parco Nazionale del Gargano, con la deserta Isola di Pianosa( distante diverse miglia dalle altre Isole) zona superprotetta, vietata alla pesca e alla balneazione ed accessibile solo per motivi scientifici e didattici, l’ arcipelago delle Tremiti è la quintessenza del Gargano. un giro in barca alla scoperta delle grotte marine- famosissima quella delle Viole, con l’acqua che cambia colore in base ai riflessi della luce- è solo una delle emozioni di un soggiorno tremitese.

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Scritto da: , venerdì - 07 settembre, 2012

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